RE.M Up To You. Frammenti di sguardi su O di LOST MOVEMENT

20 maggio 2022. Terzo giorno del Festival Up To You. Parte 1

foto Carlo Valtellina

Frammento 1.Vuoi giocare o vuoi guardarmi?

In un campo da calcio dove in gioco sono le emozioni, due corpi ruotano attorno a un pallone, i loro sguardi si sfidano e si trasformano in una danza. Si incontrano e si scontrano nell’amore e nella dipendenza, nella scoperta e nell’impotenza, nella cura e nel distacco, nell’erotismo e nella intensità di un corpo nudo soggetto allo sguardo.
Un dialogo in cui le storie individuali di chi guarda possono riconoscersi e intrecciarsi, fino al calcio finale.

Un semicerchio di persone osserva e si lascia trasportare nella danza, in una trasversalità che è spaziale oltre che figurativa: non c’è palco, non c’è distanza tra noi, sedutə, e loro, corpi in movimento, tanto che i contorni sfumano e le loro corporeità diventano e sono anche le nostre, in un’osmosi viva e pungente.

Ester e Monia

foto Denise Sartirani

Frammento 2. Due sguardi

Два взгляда – один вопрошающий и доверчивый. Другой – лукавый и настороженный. 

Два прекрасных тела, между которыми простреливает электричество. История взаимоотношений – это красивый танец. Порой страстный и даже жестокий. Иногда нежный и возвышенный. Но это всегда про обнажить свою душу, предстать перед другим человеком нагим и беззащитным, это всегда доверие в кредит. Поэтому только самые близкие люди могут ранить настолько сильно.

Между влюблёнными не может быть равенства. Один в паре всегда любит чуть больше. И власть другого почти безгранична. Так рождается созависимость. От нее трудно обоим. Но ещё труднее расстаться. 

В этом спектакле не прозвучало ни одного слова. Но ты с легкостью  считываешь завораживающую историю любви. Посредством хореографии, музыки, света и талантливой игры актеров.

Мне вспомнился роман “Вот Я”, американского писателя Джонатана Сафрана Фойера. Там есть эпизод, который может быть красивым эпиграфом к этому спектаклю.

“Легко быть к кому-то близко, но оставаться близко почти невозможно. Вот, к примеру, друзья. Увлечения. Даже идеи. Они нам близки – иногда настолько, что мы считаем их частью себя, и вдруг в какой-то момент это больше не так. Они уходят. И единственный способ сохранить что-то поблизости – удерживать. Цепляться. Валить наземь, как Яков ангела, и не давать вырваться. То, с чем не борешься, упустишь. Любовь – это не мир. Любовь – это борьба”.

Due sguardi:
Uno è credulone e fragile.
L’altro è furbo e diffidente.
Due bellissimi corpi, fluidi.
Una storia d’amore non è altro che una danza.
A volte appassionata e persino crudele.
Altre volte gentile e sublime.
Ma si tratta sempre di mettere a nudo la tua anima, mostrarsi nud e indifes a una persona, affidarsi completamente a una persona, fino a mettere a rischio sè stess.
Solo le persone vicine possono ferire a fondo.
Non c’è mai un rapporto equilibrato tra due persone che si amano.
Di una coppia, uno in coppia ama sempre un po ‘ di più.
E il potere dell’altro è quasi illimitato.
È così che nasce la codipendenza.
È difficile per entrambi.
Ma è ancora più difficile separarsi.
Nessuna parola è stata ascoltata in questa performance.
Ma leggi facilmente un’affascinante storia d’amore.
Attraverso la coreografia, la musica, la luce e la recitazione di talento degli attori.
Mi viene in mente il romanzo “Eccomi”, dello scrittore americano Jonathan Safran Foer, da cui prendo una citazione che dedico per questa performance.
“È facile essere vicini a qualcuno, ma rimanere vicini è quasi impossibile. Ecco, ad esempio, gli amici. Anche le idee. Ci sono vicini, a volte così tanto che li consideriamo parte di noi stessi, e improvvisamente ad un certo punto non è più così. Se ne vanno. E l’unico modo per tenere qualcosa nelle vicinanze è tenerlo. Aggrapparsi. Vai a terra, come Yakov Angel, e non lasciarti sfuggire. Qualcosa con cui non combattere, ti perderai. L’amore non è pace. L’amore è una lotta”.

testo in russo di Olga, traduzione italiano Elisabetta e Olga

 

Frammento 3. Ni uno es más ni el otro es menos

foto di Renny, elaborazione grafica Ester

Frammento 4. I wanna be

di Ratogheton, foto di Luca Guido

Mi guardo allo specchio e vedo il mio corpo.
Il corpo è mio, la mia rivendicazione, la mia scelta, il mio diritto.
Il volto è mio, il mio sguardo.
Il corpo è mio, ma non solo.
È vostro.
È vostro lo sguardo, le critiche, il giudizio.
La mia nudità è la vostra sessualizzazione.
Il mio volto è la vostra sottomissione.

Monia

 

Frammento 5. Alla sala di Porta Sant’Agostino

There is no slider selected or the slider was deleted.

foto di Denise Sartirani e Carlo Valtellina

La RE.M. Up to you 2022

Restituzioni a partire da

O
di LOST MOVEMENT
coreografia di Nicolò Abbattista
drammaturgia di Christian Consalvo
con Manolo Perazzi e Gioele Cosentino
con il sostegno di OPLAS/Centro Regionale Danza Umbria e theWorkRoom progetto promosso da Fattoria Vittadini e Fondazione Milano

Articoli correlati

Read also x